(Lettera Napoletana) Il gruppo dolciario piemontese Ferrero, titolare del marchio Nutella, si schiera con il pensiero unico politically correct e ritira la pubblicità al programma televisivo del giornalista francese Eric Zemmour, noto per le sue posizioni critiche nei confronti dell’Islam e dell’immigrazionismo, in onda sull’emittente televisiva Paris Première.

È bastata una presa di posizione su Twitter del “collettivo” americano di estrema sinistra “Sleeping Giants”, nato alle fine del 2016 per organizzare il boicottaggio dei mass-media non ostili al presidente Donald Trump, appena eletto, e delle imprese loro inserzioniste, e poi estesosi in Europa come longa manus del pensiero unico, per ottenere l’immediato allineamento della Ferrero.

Dopo la messa in onda della puntata del 2 Ottobre scorso del programma “Zemmour et Naulleau, il “collettivo”, che si dichiara “contro il finanziamento ed il supporto dell’odio” ma, in realtà, diffonde a piene mani odio ideologico nei confronti di giornalisti ed opinionisti indipendenti, ha accusato la Ferrero di sostenere Zemmour.

La multinazionale piemontese ha replicato, sempre su Twitter, di non essere a conoscenza del contenuto dei programma di Paris Première al momento della sottoscrizione del contratto ed ha annunciato il ritiro della propria pubblicità all’emittente tv.

Alla nuova polizia del pensiero si sono già piegate in passato grandi imprese come AT&T, Kellog’s, BMW, Visa e Deutsche Telekom. Numerose altre imprese negli USA, hanno sospeso su pressione del “collettivo” i contratti pubblicitari con il sito Web conservatore americano Breitbart News.

In Francia, però, il diktat ideologico ha provocato reazioni ed una campagna di contro-boicottaggio è partita nei confronti della Nutella, il più noto dei marchi della Ferrero. La multinazionale è titolare anche dei marchi Kinder, Ferrero Rocher, Ferrero Pralines, Pocket Coffee, Tic Tac ed Estathé. Contro la Ferrero hanno preso posizione quanti apprezzano l’anticonformismo di Eric Zemmour, e mass-media indipendenti come il quotidiano Présent (11. 10.2019).

Présent ha dedicato una polemica copertina alla Ferrero con l’invito “Boicottiamo la Nutella !” ed un articolo sui danni per la salute provocati dal consumo della crema di cioccolato dell’impresa piemontese del giornalista Frank Delétraz. I danni erano già stati segnalati, peraltro, nel Gennaio 2017 dall’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (EFSA) a causa della forte concentrazione di zucchero (55%) e di olio di palma (23%) nel prodotto.

Contro il Gruppo Ferrero si è schierata anche la eurodeputata Nadine Morano (Les Républicains).

«Anche se non condivido tutte le sue posizioni – ha scritto l’eurodeputata su Twitter – preferisco il coraggio di Zemmour alla vostra vigliaccheria di fronte ad un gruppo di pressione che vuole mettere il bavaglio alla libertà di espressione in Francia. Per quanto mi riguarda, mai più prodotti della Ferrero».

È lo stesso invito che LETTERA NAPOLETANA rivolge ai propri lettori. Boicottiamo la Nutella, la multinazionale piemontese Ferrero ed i suoi marchi. (LN140/19)