Storia


RisorgimentoStoria

I plebisciti della vergogna

Filippo Curletti fu un “patriota”, di quelli che fece il risorgimento e fece l’Italia. Stretto collaboratore di Cavour, ebbe l’incarico di capo della polizia politica a Modena e sovrintese alle votazioni per il plebiscito di annessione nella città. Così ricorda le operazioni di voto nel suo Memoriale: «In alcuni collegi, questa introduzione in massa, nelle urne, [delle schede] degli assenti – chiamavamo ciò completare la votazione – si fece con sì poco riguardo che lo spoglio dello scrutinio dette un numero maggiore di votanti che di elettori inscritti». La citazione è tratta da I panni sporchi dei Mille (2003), di …

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RisorgimentoStoria

Guerra di conquista e di rapina

L’articolo a firma di Carlo De Risio, pubblicato sul quotidiano Il Tempo del 23 ottobre 1998, riporta interessanti dati sulle condizioni delle Casse degli Stati italiani, prima della conquista piemontese. La fonte alla quale De Risio fa riferimento è uno scritto poco noto dell’economista Francesco Saverio Nitti (Melfi, 1868 – Roma, 1953), esponente del Partito Radicale Storico che fu più volte ministro e Presidente del Consiglio del Regno d’Italia nel 1919. Una fonte, dunque, che difficilmente potrebbe essere definita “filoborbonica”.     Guerra di conquista e di rapina Uno dei momenti centrali del “Gattopardo” – il romanzo di Tommasi di …

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RisorgimentoStoria

Garibaldi: l’eroe fasullo dell’Italia

Garibaldi: l’eroe fasullo dell’Italia laica e anticristiana Il 2007 è stato l’anno bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi. Tutte le Istituzioni italiane, nazionali e locali, hanno concorso sollecitamente a “celebrare” l’evento, dando per scontato che non si potesse fare altro, stante il fatto che Garibaldi sarebbe universalmente riconosciuto come eroe per antonomasia. A questo scopo è stato costituito un Comitato formato da ben 110 componenti, con un finanziamento pubblico di un milione di euro più i contributi delle Regioni, e sono stati mobilitati Prefetture, Archivi di Stato, scuole ecc.. Ciò nonostante le celebrazioni sono fallite. Paradossalmente, il bicentenario ha finito …

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RisorgimentoStoria

1848 l’anno rivoluzionario

L’articolo che riproduciamo offre un quadro chiarissimo di ciò che avvenne nel 1848, anno fondamentale nell’avanzare della Rivoluzione in Europa e in particolare nella penisola italiana, tanto da essere divenuto emblematico di una situazione di caos e di stravolgimento generale.Massimo Viglione, docente presso la cattedra di Storia Moderna dell’Università di Cassino, autore e curatore di numerosi testi sulle insorgenze del 1799 e sul risorgimento, ritrova il filo che unisce tutte le rivolte scoppiate in quell’anno nell’aspetto marcatamente anticristiano che le connota. Il 1848 si configura come l’inizio sistematico ed organizzato quell’opera di dissoluzione del retaggio tradizionale europeo, perseguita attraverso la …

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RisorgimentoStoria

Garibaldi, l’esoterismo e le sette

Un breve estratto della relazione tenuta agli Amici de Il Giglio dalla prof.ssa Antonella Grippo, esperta di esoterismo, sull’appartenenza massonica di Garibaldi, le sue implicazioni esoteriche e le ripercussioni sulle vicende risorgimentali. Garibaldi, l’esoterismo e le sette Nel 1835 a Rio de Janeiro, Garibaldi strinse amicizia con Livio Zambeccari, esponente di spicco della massoneria e segretario del presidente del Rio Grande. Ma fu a Montevideo nel 1844 che indossò il primo “grembiulino” ed “ebbe la luce” massonica. Aveva trentasette anni, e la loggia era L’Asil de la Vertud, una loggia irregolare, emanazione della massoneria brasiliana, non riconosciuta dalle principali obbedienze massoniche …

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RisorgimentoStoria

Avamposti dell’esercito massonico universale

Nel 1849, costretto Pio IX a chiedere rifugio all’amico Regno delle Due Sicilie, si insedia nella “città eterna” la Repubblica Romana guidata da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini, celebrata, ovviamente, come l’avvento della libertà e del progresso in uno stato governato dal peggiore e più retrivo potere assoluto, quello della Chiesa. Come sempre, una storiografia strabica ha radicato una versione ideologica degli eventi, nascondendo completamente il vero scopo dei rivoluzionari che era cancellare il potere temporale del papato e, di conseguenza, la Chiesa stessa e il suo primato morale. Come sempre, la massoneria era il motore di quegli …

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1799 le InsorgenzeStoria

Illuministi, giacobini e traditori

Breve richiamo di tesi per inquadrare un periodo storico che vide contrapposti in tutta la Penisola l’utopia rivoluzionaria e l’eroismo delle Insorgenze popolari.  Che il 1700 sia stato il secolo dei lumi è cosa nota a chiunque sia passato tra i banchi di scuola e che i lumi in questione fossero quelli accesi dagli Illuministi è altrettanto pacifico nella memoria di tutti noi. Per il resto, il diciottesimo secolo è quello della Rivoluzione Francese, uno degli episodi più indelebilmente fissati tra le nostre reminiscenze scolastiche. Ovviamente, ciò che ricordiamo è la stereotipata iconografia che ci è stata trasmessa, con la …

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1799 le InsorgenzeStoria

Contro i giacobini al grido di Viva Maria!

Una pagina davvero poco conosciuta della storia delle Insorgenze controrivoluzionarie che tra il 1796 e il 1799 infiammarono tutta la Penisola, per opporsi all’invasione francese e all’insediamento di governi rivoluzionari guidati da traditori giacobini locali.La rivolta dei “Viva Maria”, in Toscana, testimonia che l’elemento propulsore e unificatore delle sollevazioni popolari scoppiate i tutti gli Stati preunitari fu la difesa della Religione Cattolica e dei troni tradizionali. L’articolo che segue è firmato da Massimo Viglione, docente presso la cattedra di Storia Moderna dell’Università di Cassino, autore e curatore di numerosi testi sulle insorgenze del 1799, ed è apparso sul numero di …

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Nel MondoStoria

America 1861 – 1865 guerra civile o unificazione forzata?

La storiografia ideologica afferma che il risorgimento fu innescato dal “grido di dolore” che dal Regno delle Due Sicilie si levava verso il Piemonte, e che invasione armata e conquista coloniale furono il mezzo per portare la “libertà”.  La stessa storiografia afferma anche che, nei medesimi anni, in America, un identico “grido di dolore” provenisse dalle piantagioni degli Stati del Sud dove gli schiavi neri erano prigionieri. Anche in questo caso, la conquista armata fu il mezzo per portare la “libertà”. Le cose non andarono così e le analogie tra i due avvenimenti sono notevoli, come dimostra l’articolo di Marco …

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RisorgimentoStoria

Pasquale Stanislao Mancini

Pasquale Stanislao Mancini: ideologo della rivoluzione nazionale Pasquale Stanislao Mancini (1817-1888) è una figura non sufficientemente nota del “Risorgimento”, cioè della Rivoluzione italiana. Giurista e docente universitario, cospiratore liberale, rifugiato in Piemonte dopo il fallimento del tentativo insurrezionale del 1848 insieme ad un folto gruppo di liberali, che da Torino consigliavano il governo piemontese nelle trame contro il Regno delle Due Sicilie, Mancini rientrò a Napoli nel 1860, dopo l’invasione garibaldina. Di Garibaldi fu anche avvocato, assistendolo in una causa di annullamento matrimoniale. A Torino fu appositamente istituita per lui nel 1850 la cattedra di diritto pubblico esterno e internazionale …

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