Messale Festivo Tradizionale

Edizioni Fede e Cultura, pagine 562

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Il 14 settembre 2007, è entrato in vigore il Motu Proprio Summorum Pontificum di S.S. Benedetto XIV, che liberalizza l’uso della Liturgia Romana Tradizionale, precedente alla riforma del 1970. La possibilità di celebrare secondo il rito di San Pio V è stata pesantemente limitata per quasi 40 anni da una malintesa interpretazione non dei documenti del Concilio Vaticano II, che assolutamente non l’abrogavano anzi ne sottolineavano bellezza e solennità, ma del cosiddetto “spirito del Concilio” che l’ha considerata obsoleta e, di fatto, l’ha esclusa dalla vita della Chiesa.

Un atteggiamento di sufficienza che fece affermare al cardinale Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, «sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo, dipende in gran parte dal crollo della liturgia» e «la presenza dell’antica liturgia non turba e non rompe l’unità delle […]diocesi, ma è invece un dono destinato a rafforzare il Corpo di Cristo, del quale siamo tutti servitori».

In tanti anni di oblio forzato, durante i quali è stato possibile celebrare il rito latino tradizionale soltanto mediante uno speciale indulto accordato da pochi Vescovi, i libri liturgici e persino i paramenti sacri – spesso veri e propri capolavori d’arte tipografica e tessile – sono gradualmente scomparsi dalle sacrestie e i “messalini” sono spariti dalle librerie cattoliche. Ciò che è rimasto è stato relegato nei musei o nelle biblioteche ecclesiastiche e tra i cimeli di famiglia.

Chi si voglia avvicinare oggi, nuovamente, all’antico rito latino, espressione quotidiana della Chiesa per cinque secoli, incontra dunque l’ulteriore difficoltà di reperire gli strumenti adatti per conoscerlo, comprenderne la sacralità e seguirlo correttamente.

In aiuto al desiderio di tanti, la casa editrice Fede e Cultura ha pubblicato il Messale Festivo Tradizionale, giunto alla seconda edizione, completamente rinnovato nella veste, che riprende lo stile degli antichi libri di preghiere.

Il volume riporta, con il testo latino e la traduzione italiana a fronte, l’Ordinario della Messa festiva, le parti proprie dei Tempi di Avvento, Natale, Settuagesima, Quaresima, Pasquale, ed infine il Proprio dei Santi. In chiusura, un repertorio di canti gregoriani, con la notazione musicale, e la raccolta di preghiere.

Il Messale Festivo Tradizionale in commercio attualmente – l’edizione precedente risale a circa cinquant’anni fa – è il frutto di un team di tecnici ed esperti di liturgia che ha lavorato gratuitamente.

Uno strumento prezioso per riscoprire la bellezza di un rito oscuro soltanto in apparenza, che esprime tutta la sacra solennità del sacrificio della Messa, i cui silenzi vibrano all’unisono con lo “stupore adorante” che ci coglie di fronte all’Eucaristia.

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