(Lettera Napoletana) i 10 anni del Motu Proprio Summorum Pontificum sono stati ricordati a Napoli, nella Basilica di San Paolo Maggiore il 21 ottobre scorso con una Messa Pontificale celebrata da Mons. Guido Pozzo, Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei ed una conferenza del teologo e liturgista Don Nicola Bux.

L’iniziativa è stata di Fraternità Cattolica per l’azione civico-culturale, dei Coetus Fidelium (Gruppi stabili dei fedeli) Chiaia, S. Andrea Avellino e San Gaetano, e di UNA VOCE Napoli.

Messaggi di saluti e di adesione sono giunti dal Cardinale Dario Castrillón Hoyos e dal Cardinale Arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe.

«Nel rapporto con la liturgia si decide il destino della fede e della Chiesa – ha detto nel suo intervento Don Bux – è impresso sul dorso del volume XI “Teologia della liturgia” dell’Opera omnia di Benedetto XVI. Riflettiamo tutti. Se la liturgia necessita della fede come presupposto, ci avvicineremo ad essa con pace e serenità, come egli chiese ai Vescovi durante il suo viaggio pastorale in Francia, cioè con la pazienza dell’amore a cui inneggia san Paolo nell’“inno alla carità” (1 Cor 13)».

«Dunque, il Motu proprio Summorum Pontificum guarda al futuro della Chiesa, al cui centro sta la Croce di Cristo, come sta al centro dell’altare: Lui, Sommo Sacerdote a cui la Chiesa rivolge il suo sguardo oggi, come ieri e sempre». (LN117/17)

 

Scarica il testo integrale della conferenza di don Nicola Bux a Napoli (21 ottobre 2017)

Bux Il primato di Dio nella liturgia (548.0 KiB)

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