Il cuore di Giovanni Salemi ha smesso di battere oggi, 1 novembre. Era il giorno del suo 91 esimo compleanno. Dopo aver lottato per mesi contro un brutto male, si era ripreso da alcune settimane, grazie alla sua grande vitalità, e stava ritornando pieno di voglia di battersi per la causa delle Due Sicilie, quella della sua vita. Come sempre.

Nato a Capua da una nobile famiglia, laureatosi in medicina all’Università di Napoli, ufficiale dell’Esercito, medico radiologo, Giovanni Salemi era il più bell’esempio di una generazione di legittimisti borbonici, che avevano conservato la memoria ed i valori delle Due Sicilie negli anni difficili ed oscuri del trionfo delle ideologie, quando il termine “borbonico” era pronunciato solo con disprezzo o con scherno.

Poi era stato in prima fila tra i nuovi militanti, con l’entusiasmo di un ragazzo. Tra i primissimi ad aderire alla Cooperativa Editoriale Il Giglio, all’inizio degli anni ‘90, aveva fondato con Il Giglio, a Capua, il convegno annuale di studi dedicato a “Gli Eroi del Volturno”.

Per la memoria contro l’oblio” era la parola d’ordine scelta. Una iniziativa che aveva proseguito ininterrottamente per 20 anni ed alla quale aveva partecipato ancora poche settimane fa.

Commendatore del Sacro Militare Ordine Costantiniano Di San Giorgio, amico personale della Principessa Urraca di Borbone Due Sicilie, e della Principessa Beatrice di Borbone Due Sicilie, era presente senza eccezioni ad ogni iniziativa dove sventolasse la bandiera delle Due Sicilie. Quella che sventolava da anni anche sul palazzo di famiglia, a Capua.

I militanti del Giglio lo avevano soprannominato “il soldato borbonico”. Una definizione nella quale si riconosceva, perché Giovanni Salemi era un soldato, fedele e valoroso, delle Due Sicilie.

La Fondazione Il Giglio lo addita come modello di militanza generosa e disinteressata, lo ricorda nelle sue preghiere, e lo affida alla Vergine Maria, Patrona principale del Regno Delle Due Sicilie.

Che il Signore ti accolga tra i valorosi soldati del Volturno, Giovanni.

Requiescat in pace.