Battaglia delle Idee


Storia delle Due Sicilie

“La Via Regia delle Calabrie”

di Bruno Congiustì, studioso di Storia delle Calabrie   La principale arteria stradale che attraversa il territorio della Valle dell’Angitola è la storica via Regia delle Calabrie, voluta da Ferdinando II di Borbone. Il monumentale ponte sul fiume Angitola, progettato dall’Ing. Giuseppe Palmieri, fu avviato nel 1845 e portato a termine dopo cinque anni. Sempre in quei primi anni ‘40 dell’800, si iniziò a porre mano alla via Regia che avrebbe collegato il mar Tirreno ed il mar Ionio, oltre alla derivazione per Mongiana e Ferdinandea. Si trattò, quindi, della prima vera trasversale in Calabria. che portò a un notevole impiego …

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NotizieStoria delle Due Sicilie

I PONTI DELLA VIA REGIA DELLE CALABRIE, UN PROGETTO DI RECUPERO

Ripartire dalla propria Storia, salvando dal degrado e dall’abbandono i ponti borbonici della Via Regia delle Calabrie e collocando sul territorio un’adeguata cartellonistica. È un progetto che aggrega sette associazioni civiche e culturali di Monterosso Calabro (Vibo Valentia) guidate da Familia de Rubro Monte dell’imprenditore Antonio Parisi, che ne è il coordinatore. Il progetto è stato presentato il 5 Agosto 2019 nell’aula consiliare del Comune di Monterosso nel corso del convegno “L’Architettura borbonica nella Valle dell’Angitola”. La Via Regia delle Calabrie partiva da Ercolano (Napoli) ed arrivava a Reggio Calabria. Sul fiume Angitola, nel territorio di Monterosso, fu avviata nel 1845 la costruzione di un …

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ConsigliatiFilm (S)consigliatiMusica e Cinema

Redland – Rosso Istria

Un documento di Storia. Una occasione in cui il Cinema si sostituisce ai vuoti ed alle censure della storiografia ufficiale e della divulgazione. È quanto si può dire di “Redland-Rosso Istria”, il film che ricostruisce la vicenda tragica di Norma Cossetto, studentessa universitaria di Visinada (Istria ), oggi in Croazia, violentata e gettata ancora viva in una foiba (cavità del terreno dell’area del Carso e dell’Istria) dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito, nel 1943. Tra il 1943 ed il 1947 migliaia di italiani furono “infoibati” dai comunisti jugoslavi animati dall’odio ideologico e dalla volontà di annettersi l’Istria ed anche Trieste, …

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Articoli Lettera NapoletanaTemi Storici

Storia: Carlo di Borbone e le Eredità Medici e Farnese, libro

(Lettera Napoletana) Il 10 Maggio 1734 Carlo di Borbone entrava trionfalmente a Napoli e un anno dopo, il 3 luglio 1735, si faceva incoronare a Palermo “Rex utriusque Siciliae” (Re delle Due Sicilie), riprendendo il titolo che aveva voluto il Re aragonese Alfonso il Magnanimo nel 1442 e che già in passato aveva sottolineato il carattere unitario della parte meridionale della penisola italiana. Figlio di Elisabetta Farnese, grazie agli incroci tra le famiglie Medici e Farnese ed al trasferimento a Napoli di Bartolomeo Corsini, primogenito della nobile famiglia fiorentina, Carlo di Borbone aveva ereditato un importantissimo patrimonio artistico, diventando “l’erede …

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Articoli Lettera NapoletanaLetture Consigliate

Due Sicilie: “Sulle orme di Bayard”, uno studio sulla ferrovia Napoli-Portici

(Lettera Napoletana) Il 19 giugno 1836 un decreto di Re Ferdinando II autorizzò la costruzione di una “strada ferrata” da Napoli a Nocera Inferiore, con priorità alla realizzazione della tratta Napoli-Portici, su progetto dell’ingegnere francese Armand Joseph Bayard de la Vingtrie. Il 3 Ottobre 1839 veniva inaugurata la prima linea ferroviaria d’Italia, da Napoli al Granatello di Portici, 7 km e 250 metri percorsi in 15’alla velocità media di 29, 6 km/h da un convoglio composto da un tender ed otto vagoni trainato dalla locomotiva Vesuvio. A bordo del treno c’era Ferdinando II, che commentò: «Questo cammino ferrato gioverà senza …

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Articoli Lettera NapoletanaLetture Consigliate

Tradizione: Ottavio Sammarco, la Napoli Ispanica contro Machiavelli

(Lettera Napoletana) (di Annamaria Nazzaro). Tra il ‘500 ed il ‘600 nel Regno di Napoli – allora parte della Monarchia federativa delle Spagne – scrittori politici di grande livello producevano trattati contro Machiavelli e le teorie assolutistiche contenute nel suo saggio “Il Principe” (1513), opera che delinea il modello del politico moderno, cinico ed interessato esclusivamente al potere. Uno dei più importanti e dei meno noti è Ottavio Sammarco (? – 1630), barone di Rocca d’Evandro e di Camino. Due opere di Sammarco, il “Discorso politico sulla pace in Italia” (1626) e “La mutazione dei Regni” (1629) sono state appena …

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Articoli Lettera NapoletanaTemi Storici

Tradizione: Garcia Morente, questa è l’Hispanidad

(Lettera Napoletana) Che cos’è l’Hispanidad? È “l’essenza dello spirito spagnolo”, risponde Manuel García Morente (1886-1942), filosofo di formazione kantiana protagonista di una straordinaria conversione spirituale, ed in gran parte intellettuale, nel 1947. Di García Morente è appena uscita la traduzione italiana del saggio “Idea de la Hispanidad” (Espasa Calpe, Buenos Aires, 1938) a cura di Gianandrea de Antonellis con una introduzione di Miguel Ayuso (“Idea dell’Ispanità”, Edizioni Solfanelli, Chieti 2018, pp. 95, € 10,00). Il testo raccoglie due conferenze tenute dall’autore a Buenos Aires. Per arrivare alla definizione di Hispanidad, García Morente parte dalla concetto di Nazione e di Nazione …

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Contro-rivoluzioneNotizie

“Marx, quella sanguinaria utopia”. Seminario della Fondazione Il Giglio

Il 5 maggio 1808 nasceva a Treviri (Germania) Karl Marx. La sua visione filosofica ed economica, associata al leninismo, una teoria dell’azione, ha generato un sistema di straordinaria oppressione dell’uomo e prodotto, dal 1917 in poi, una serie di sanguinari regimi politici. Secondo le stime più accreditate il marxismo ha prodotto finora tra gli 80 ed i 100 milioni di vittime, mentre nel mondo sopravvivono regimi (Cina, Corea del Nord, Cuba), movimenti politici e formazioni armate che continuano ad ispirarsi ad esso. Un seminario della Fondazione Il Giglio, svoltosi il 25 maggio 2018 a Napoli, all’Hotel Renaissance Mediterraneo, ha messo …

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CollaborazioniLetture Consigliate

Angelo Mangone, L’industria del Regno di Napoli 1859-1860

L’industria del Regno di Napoli 1859-1860, di Angelo Mangone, seconda edizione rivista, introduzione di Gennaro De Crescenzo (Grimaldi & C. Editori, Napoli 2017, pp. 140, € 24,00)   Alla vigilia dell’unificazione, il Regno delle Due Sicilie contava, solo nella parte continentale, esclusa la Sicilia, su quasi cinquemila industrie. Il settore industriale occupava 195mila addetti (considerando solo le imprese con almeno 5 dipendenti ed escluse le imprese artigiane), circa il 6% della popolazione attiva. La quota di addetti all’industria sul totale della popolazione (poco più di 7 milioni nella parte continentale del Regno) era vicina a quella del Piemonte (7,5-8%) e del Lombardo-Veneto, appartenente all’Impero Austro-Ungarico, e percentuali di quest’ordine di …

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Articoli Lettera NapoletanaTemi civico culturaliTemi Storici

Comunismo: il costo umano in un rapporto del Senato USA

(di Annamaria Nazzaro) Solo all’inizio degli anni ‘50 gli Stati Uniti, che avevano combattuto la seconda guerra mondiale insieme all’Unione Sovietica di Stalin, cominciarono a rendersi conto degli effetti reali del comunismo, che fino ad allora aveva goduto di ampie simpatie e complicità da parte di banchieri e capitalisti. Il senatore Joseph Mc Carthy (1908-1957), poi demonizzato dalla sinistra internazionale che coniò il termine dispregiativo “maccartismo”, cominciò a preoccuparsi del lavoro di infiltrazione di agenti comunisti nell’amministrazione statunitense e della presenza di spie sovietiche sul territorio nazionale. Ma fu una breve stagione, chiusa nel 1961 dall’elezione alla presidenza di John …

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