Comunismo: il costo umano in un rapporto del Senato USA
(di Annamaria Nazzaro) Solo all’inizio degli anni ‘50 gli Stati Uniti, che avevano combattuto la seconda guerra mondiale insieme all’Unione Sovietica di Stalin, cominciarono a rendersi conto degli effetti reali del comunismo, che fino ad allora aveva goduto di ampie simpatie e complicità da parte di banchieri e capitalisti. Il senatore Joseph Mc Carthy (1908-1957), poi demonizzato dalla sinistra internazionale che coniò il termine dispregiativo “maccartismo”, cominciò a preoccuparsi del lavoro di infiltrazione di agenti comunisti nell’amministrazione statunitense e della presenza di spie sovietiche sul territorio nazionale. Ma fu una breve stagione, chiusa nel 1961 dall’elezione alla presidenza di John …